La canapa - Prodotti naturali per il benessere della terra e degli animali nel rispetto dell'ambiente e della sostenibilità ambientale

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La canapa nella storia


Nel XIV sec. dopo Cristo compaiono in Cina le prime testimonianze scritte sugli usi terapeutici dei semi di canapa. Queste attribuivano loro molteplici proprietà. Il consumo regolare di semi di canapa garantiva una costituzione sana ed una lunga vita. I semi di canapa venivano somministrati specificatamente anche nel caso di problemi legati al ciclo mestruale, stitichezza o tendenza all’intestino pigro, vomito, avvelenamento. Semi, olio e succo della pianta venivano anche usati esternamente per la cura di malattie della pelle, ferite aperte. L’uso dei semi in Europa è riconducibile a tempi antichi. Nell’antica Grecia e nell’antica Roma si utilizzavano semi di canapa ed olio di canapa, oltre a decotti di radici di canapa, già nel I sec. dopo Cristo, quali medicamenti per uso esterno ed interno. I semi erano considerati un accertato rimedio per la cura del mal d’orecchie, causato dall’otturazione del canale auricolare. In altre zone dell’Europa è noto l’uso della canapa dall’inizio della nostra storia. Ritrovamenti antichi con la presenza di semi di canapa ci sono stati in Polonia, e nell’attuale Germania. La prima citazione scritta della canapa si trova nel Capitulare di Carlo Magno (ca. 800 d.C.). Gli uomini dell’alto medioevo hanno usato soprattutto la fibra della pianta, per ricavarne resistenti tessuti per l’abbigliamento e per l’uso tecnico (cordami, vele,..). Contemporaneamente venivano usati i nutrienti semi di canapa sia come alimenti di per sé, che come semi da olio.

Proibizionismo e lobbies del petrolio


Negli anni Trenta ci fu un rinnovato interesse per gli usi industriali della canapa: vennero studiati nuovi materiali ad alto contenuto di fibra, materie plastiche, cellulosa e carta da legno di canapa. Con l’olio si producevano già in grande quantità vernici e carburante per auto. In quegli anni il magnate dell’automobile ed ideatore della catena di montaggio Henry Ford costruì un prototipo di automobile (la cosiddetta FORD T “Hemp car”) in cui sia la carrozzeria che gli interni e persino i vetri dei finestrini erano fatti di canapa. Quest’auto pesava un terzo di meno della media delle auto allora diffuse. Negli anni Trenta la tecnologia ecosostenibile della canapa appariva quindi in grado di fornire materie prime a numerosi settori dell’industria. Tali presupposti non furono però confermati, si sarebbero invece costituiti interessi che si contrapponevano all’uso industriale della canapa. In particolare, la carta di giornale della catena Hearst era fabbricata a partire dal legno degli alberi con processi che richiedevano grandi quantità di solventi chimici a base di petrolio, forniti dalla industria chimica Du Pont. La Du Pont e la catena di giornali Hearst si sarebbero quindi coalizzate e con una campagna di stampa durata anni la cannabis, da allora chiamata con il nome di “marijuana”, venne additata come causa di delitti efferati riportati dalla cronaca del tempo. Nel 1937 venne quindi approvata una legge che proibiva la coltivazione di qualsiasi tipo di canapa, incluso a scopo industriale o medicamentale. Da allora negli USA e nel resto del mondo sono state arrestate centinaia di migliaia di persone per reati connessi al consumo, alla coltivazione o a la cessione di canapa. Va evidenziato che un effetto del proibizionismo sarebbe stato quello di diffondere l’uso consumistico della canapa, a svantaggio di quello medico e industriale.

Materie prime ricavabili

La canapa è una pianta dal fusto alto e sottile, con la parte sommitale ricoperta di foglie, e può superare i 4 metri d’altezza.

La parte fibrosa del fusto si chiama “tiglio” e la parte legnosa “canapulo”. La canapa può essere coltivata per due scopi principali: per la fibra o per i semi.

Se si coltiva la canapa per la fibra tessile il raccolto va fatto subito dopo la fioritura, si possono ottenere fibre tessili (20%), stoppa (10%) e legno o canapulo (70%).

Se invece si coltiva la canapa per i semi occorre aspettare la maturazione degli stessi, e la parte fibrosa o tiglio risulta inadatta per l’uso tessile. Una importante caratteristica della pianta di canapa è la sua produttività.

E’ la pianta più produttiva in massa vegetale di tutta la zona temperata: una coltivazione della durata di tre mesi e mezzo produce una biomassa quattro volte maggiore di quella prodotta dalla stessa superficie di bosco in un anno.

Oltretutto, data la sua velocissima crescita, essa sottrae la luce e soffoca tutte le altre erbe presenti sul terreno, e lo libera quindi da tutte le infestanti meglio di quanto non sappiano fare i diserbanti.
I testi, i contenuti e l'opera grafica sono di proprietà esclusiva dell'autore, di cui ne vieta la riproduzione in qualsiasi forma, senza  autorizzazione scritta. Eventuali domande relative alla Leopold Nature & Technology GmbH possono essere indirizzate all'indirizzo info[at]leopoldgmbh.de
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